In un piccolo villaggio quasi abbandonato della Sardegna, San Salvatore (Cabras), viveva un cane giovane e solitario. Lo abbiamo chiamato Salvo, in onore del luogo dove lo abbiamo incontrato… e perché sognavamo per lui una vera salvezza.

Salvo aveva circa 10 mesi, era un maschio socievole, posato ed equilibrato. Non aveva paura dell’uomo: si avvicinava con fiducia e si lasciava conoscere con infinita dolcezza. Era molto magro, ma i suoi occhi parlavano di una forza silenziosa e di un cuore pronto a dare amore.

Gli abbiamo portato cibo e conforto, ma quello che gli serviva davvero era molto di più: una casa, cure costanti e una famiglia pronta a regalargli la vita che meritava.

Non potevamo lasciarlo lì. Non volevamo che finisse in canile, perché aveva tutte le carte in regola per diventare un compagno fedele, pieno di amore e riconoscenza.

Oggi Salvo è salvo: ha trovato una casa e una nuova vita accanto a persone che lo amano. La sua storia è una delle tante che ci ricordano perché facciamo tutto questo. Perché ogni cane salvato è un mondo che rinasce.